La Strategia dei 90 Giorni nel Network Marketing: Come Costruire Risultati Concreti

Ciao amici! Oggi voglio condividere con voi qualcosa di molto pratico e applicabile: la strategia dei 90 giorni nel network marketing. Non sto per inventare nulla di rivoluzionario, ma voglio darvi un template generale che potete adattare alla vostra realtà, indipendentemente dall’azienda che avete scelto o che state per scegliere.

Questo approccio vale sia per i miei collaboratori che mi stanno ascoltando, sia per chiunque stia iniziando questa avventura o voglia perfezionare il proprio sistema. L’obiettivo è semplice: creare un piano d’azione concreto che porti risultati misurabili nei primi tre mesi.

 

Perché proprio 90 giorni?

La domanda sorge spontanea: perché concentrarsi su questo arco temporale? La risposta è nella psicologia umana e nella sostenibilità dell’impegno. Novanta giorni sono sufficienti per creare abitudini solide, vedere i primi risultati tangibili, ma anche abbastanza brevi da mantenere alta la motivazione senza sentirsi sopraffatti.

Questo periodo vi permetterà di strutturare un sistema replicabile, che poi potrete duplicare con i vostri futuri collaboratori. È come costruire le fondamenta di una casa: se sono solide, tutto quello che costruirete sopra sarà stabile e duraturo.

Ma attenzione: questo piano funziona solo se siete pronti a seguire un sistema collaudato senza inventarvi variazioni creative. Come dico sempre ai miei collaboratori, dovete essere come i contadini: seminare ogni giorno, con costanza e disciplina, perché poi ci sarà una bella raccolta.

L’analisi del punto di partenza: la fotografia della realtà

Prima di lanciarvi in qualsiasi strategia, dovete fare un esame onesto e sincero della vostra situazione attuale. Questo è quello che io chiamo il “Punto A” – sapere esattamente da dove partite.

Quanto tempo potete realmente dedicare a questa attività? E qui sottolineo “potete”, non “vorreste”. Tra potere e volere c’è una differenza abissale, e vedo troppa gente che se la racconta pur di apparire motivata. Se il vostro tempo è una priorità e volete portare risultati concreti, dovete essere obiettivi.

Analizzate le risorse che avete a disposizione: competenze attuali, network esistente, punti di forza e debolezza. Ogni persona che inizia ha un mercato diverso – c’è chi ha un mercato caldo (amici, familiari, colleghi), chi ha un mercato tiepido, chi parte praticamente da zero. Riconoscere questa realtà vi permetterà di adattare la strategia di conseguenza.

I vostri punti di forza saranno gli acceleratori del vostro successo, mentre le debolezze andranno tamponate il prima possibile. In alcuni casi, ho dovuto dare supporto personale ai miei collaboratori per gestire blocchi mentali o insicurezze che stavano sabotando i loro risultati. È parte del gioco.

Obiettivi SMART: la bussola del vostro viaggio

Ormai tutti parlano di obiettivi SMART, ma pochi li applicano davvero correttamente. Il vostro obiettivo deve essere specifico fino alla virgola – più è chiaro, più riuscite a immaginarlo, più diventa raggiungibile.

Deve essere misurabile e quantificabile: “Voglio stare meglio economicamente” non è un obiettivo, è un desiderio vago. “Voglio guadagnare 500 euro extra al mese entro dicembre” – questo è un obiettivo.

Deve essere raggiungibile (achievable), ma qui c’è un trucco importante: deve anche darvi un po’ di ansia positiva. Se quando pensate alla scadenza non sentite quella pressione sana che vi stimola all’azione, significa che l’obiettivo non è abbastanza sfidante.

Deve essere rilevante per voi: se vi chiedo da 1 a 10 quanto volete raggiungere questo obiettivo, la risposta deve essere almeno 11. Se è di meno, cambiate obiettivo o aggiungete elementi che lo rendano più appetibile.

E infine, deve avere una scadenza precisa. Quando definite una data, all’inizio sembra lontana, poi i mesi passano velocemente e all’improvviso vi rendete conto che il tempo sta scadendo. È proprio questo meccanismo psicologico che vi terrà in movimento.

Il piano operativo: tre mesi per trasformare la vostra realtà

Vediamo ora come strutturare concretamente questi 90 giorni. Ho suddiviso il periodo in tre fasi da 30 giorni ciascuna, ognuna con obiettivi specifici e progressivi.

Primo mese: costruire le fondamenta

I primi 30 giorni sono dedicati alla formazione e alla costruzione delle basi. Non aspettatevi grandi risultati economici in questa fase – state investendo su voi stessi e sul vostro futuro.

La formazione non riguarda solo il prodotto o servizio che promuoverete, ma anche il mindset, la gestione del tempo, le competenze relazionali. Se qualcuno vi dice di imparare solo come funziona il prodotto e come “reclutare”, state attenti: manca tutto il resto, che sono le cose più importanti.

Prima di ambire a certi risultati economici, dovete crescere come persona. Questa non è filosofia spicciola, è una legge del business. Le persone fanno affari con persone che percepiscono come credibili, competenti e autentiche.

In questa fase dovrete anche fare il setup di tutti gli strumenti che l’azienda vi mette a disposizione e completare le vostre prime 10 presentazioni. Qui l’affiancamento del vostro sponsor è cruciale: osservate, imparate, prendete appunti.

Secondo mese: espansione e primi risultati

Il secondo mese è quello dell’ampliamento del network e della crescita. Se avete lavorato bene nel primo mese, dovreste iniziare a vedere i primi risultati sia in termini di vendite che di nuovi collaboratori.

Questa è la fase più delicata perché qui si decide se continuerete o abbandonerete. I primi risultati vi daranno la conferma che il sistema funziona, ma dovrete anche iniziare a gestire le prime difficoltà e obiezioni.

Continuate il lavoro su mindset e gestione del tempo perché ora la vostra mentalità deve evolvere: non siete più solo “studenti” del sistema, ma iniziate a diventare anche “insegnanti” per chi arriva dopo di voi.

Terzo mese: leadership e duplicazione

Gli ultimi 30 giorni sono dedicati all’insegnamento e alla duplicazione del sistema. Dovrete diventare una persona diversa rispetto al primo mese perché ora avrete la responsabilità di formare il vostro team.

Se non avete fatto il lavoro di crescita personale, leadership e mindset durante i primi due mesi, questa fase sarà un disastro. Non potete insegnare quello che non avete imparato, e non potete trasmettere sicurezza se voi per primi non l’avete sviluppata.

Analizzate i risultati, raccogliete feedback, create statistiche per capire dove ottimizzare ulteriormente. Questo diventerà il vostro template personale che potrete duplicare con ogni nuovo collaboratore.

Il monitoraggio: i numeri non mentono mai

Durante tutto il percorso, dovete monitorare costantemente i vostri progressi utilizzando quelli che nel marketing online chiamiamo KPI (Key Performance Indicators).

I tassi di conversione vi diranno quanto siete efficaci nelle presentazioni. La crescita dei customer vi mostrerà se state vendendo davvero. L’aumento dei collaboratori vi indicherà se state costruendo un’organizzazione solida.

Ma non limitatevi ai numeri assoluti: analizzate anche i momenti. In quale parte del mese avete i picchi di vendita? Quando il mercato è più ricettivo? Quando dovete seminare per raccogliere nei momenti di punta?

Questi pattern vi aiuteranno a ottimizzare la vostra strategia e a concentrare gli sforzi nei momenti più produttivi.

La gestione del tempo: l’asset più prezioso

Un aspetto cruciale che spesso viene sottovalutato è la gestione del tempo. Dovete chiarire fin dall’inizio le regole di ingaggio con voi stessi: quante ore al mese volete davvero dedicare a questa attività?

Parto sempre con questa domanda perché molti sparano numeri a caso senza rendersi conto delle implicazioni. Se mi dite 8 ore al mese, vi faccio notare che sono solo 2 ore a settimana. Spesso a quel punto si rendono conto che forse avevano sottovalutato l’impegno necessario.

Eliminate le distrazioni, definite priorità settimanali chiare, e concentratevi sulle attività ad alto impatto – quello che chiamo “i sassi grossi”. Fate le cose che sapete vi daranno più risultati rispetto ad altre.

E utilizzate anche i tempi morti: quando guidate, ascoltate formazione invece che musica random. Quando cucinate o fate attività ripetitive, nutrite la mente con contenuti che vi fanno crescere.

Strategie di networking: costruire relazioni autentiche

Il networking non significa bombardare i social con contenuti promozionali. Significa creare un personal branding autentico, partecipare a eventi del settore, costruire relazioni genuine.

Sui social, mostrate professionalità e competenza. Se siete giovani, dovrete lavorare ancora di più sulla credibilità perché inizialmente potreste non essere presi molto sul serio. La chiave è la costanza nella qualità dei contenuti che condividete.

Organizzate eventi di networking, anche semplici come aperitivi business. Create occasioni di incontro autentiche dove le persone possano conoscervi senza sentirsi “vendute”.

E non dimenticate mai il follow-up: costruire una relazione è solo l’inizio, mantenerla viva nel tempo è ciò che porta risultati concreti.

Piano B e gestione degli ostacoli

Preparatevi a gestire i “no”. Se non apprezzate sentirvi dire di no, allenatevi, perché ne sentirete parecchi. Ma ogni no vi avvicina al prossimo sì, se sapete imparare dalla rejezione.

Adattate la strategia in base al mercato che avete davanti e ai cambiamenti che inevitabilmente si presenteranno. Come dice uno dei miei mentori, Andrea Pontiglio: dovete essere preparati, non solo pronti. C’è una differenza sottile ma fondamentale.

Mantenete alta la motivazione attraverso il supporto del vostro upline o di un coach, se ne avete uno. Superare i momenti difficili da soli è possibile ma molto più faticoso.

E soprattutto, imparate dagli errori. Li farai, mettilo in conto. Ma ogni errore è una lezione che vi rende più competenti e sicuri per il futuro.

Il mindset del successo duraturo

Voglio concludere con una riflessione importante: il network marketing non è un modo per arricchirsi velocemente, ma un modo per costruire ricchezza nel tempo. Come dice sempre il mio mentore Robert Kiyosaki, stiamo costruendo un asset che può durare per generazioni.

Il successo richiede azioni continuative, errori e apprendimento costante. Non esiste la formula magica che vi permette di evitare la fatica e l’impegno. Ma esiste un sistema che, seguito con disciplina e costanza, può trasformare la vostra realtà economica.

La strategia dei 90 giorni è solo l’inizio del vostro viaggio. Una volta completato il primo ciclo, lo ripeterete con obiettivi più ambiziosi, competenze maggiori e una squadra che cresce costantemente.

Il vostro albero Yggdrasil della prosperità finanziaria ha bisogno di cure quotidiane. Ogni giorno che dedicate alla crescita del vostro business è un investimento nel vostro futuro e in quello delle persone che decideranno di seguirvi.

Ricordate: è vostra responsabilità e vostro diritto costruire la vita che desiderate. La strategia dei 90 giorni è solo uno strumento per arrivarci più velocemente e con maggiore sicurezza.

Allora, siete pronti a iniziare il vostro percorso di trasformazione? I prossimi 90 giorni potrebbero cambiare tutto. L’unica domanda è: avete il coraggio di iniziare?

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