


Skills Essenziali nel 2025: Il Metodo 80/20 e i 7 Principi del Mindset Vincente per Creare un Business da 2000€ al Mese
Se sei uno studente universitario che cerca un’opportunità di guadagno extra, un ragazzo tra i 18 e i 25 anni che vuole aumentare le proprie entrate mensili, un lavoratore dipendente insoddisfatto del proprio stipendio, o un aspirante imprenditore senza capitale iniziale, questa seconda parte sulle skills essenziali ti darà gli strumenti pratici per trasformare le competenze in risultati concreti.
Nella prima parte abbiamo analizzato le cinque competenze fondamentali. Ora entriamo nel vivo di come massimizzare i risultati attraverso il metodo 80/20 e come sviluppare il mindset che separa chi resta nella mediocrità da chi costruisce qualcosa di importante.

Il Metodo 80/20: Focus Strategico per Risultati Esplosivi
Il principio di Pareto applicato al business è devastante nella sua efficacia: il 20% delle attività genera l’80% dei risultati. Il problema è che la maggior parte delle persone si perde nel rumore di fondo, nelle attività che sembrano produttive ma non muovono l’ago della bilancia.
Prendiamo le cinque skills della prima parte e identifichiamo le operatività che davvero contano. Nel digital marketing, per esempio, creare una landing page efficace, impostare Facebook Ads mirati e sviluppare un copy che converte sono le attività che generano risultati. Il resto è contorno. Nel video content, l’hook dei primi secondi è tutto: se non agganci nei primi istanti, il resto del video non lo vedrà nessuno.
Nel network marketing significa avere prospect targetizzati, persone già predisposte per la chiusura, non perdere tempo con chi non è interessato. Nell’automazione e lead capture, il focus va sui processi che si autosostentano e generano valore anche quando dormi.
La timeline realistica per applicare questo principio è chiara: scegli una skill, una nicchia, e sviluppala in profondità nel primo periodo. Immergiti completamente nei contenuti e nei concetti, non studiare a pappagallo. Poi inizia a posizionarti con contenuti di valore, fai le prime chiusure, automatizza quello che puoi automatizzare, scala dove puoi scalare.

I 7 Principi del Mindset Vincente
Il primo principio è la mentalità da imprenditore. Se conosci il quadrante del cashflow di Kiyosaki, sai che nel quadrante di sinistra ci sono regole completamente diverse da quello di destra. L’imprenditore e l’investitore hanno competenze, mindset e operatività diametralmente opposti rispetto al dipendente e al lavoratore autonomo.
Devi pensare in termini di valore creato, non di ore di lavoro. Come quando registro questo video: oggi dovevo seguire un calendario preciso, ma un imprevisto familiare ha mandato tutto all’aria. Invece di lamentarmi, sto registrando ora quello che dovevo fare questa mattina. Finirò probabilmente a mezzanotte, ma non importa: conta il valore che porto, non le ore che ci metto.
Investi in te stesso prima di tutto. Formati costantemente, mettiti in discussione. Io in background ho sempre formazione di vari formatori: imprenditoria, crescita personale, network marketing, tutto quello che serve per la mia attività. Non aver timore dei fallimenti. In Italia chi fallisce viene messo alla gogna, in America chi fallisce viene finanziato per nuovi progetti perché il fallimento significa esperienza, crescita, competenza acquisita.
Il secondo principio è l’apprendimento costante. Trenta minuti al giorno di formazione, che tutti abbiamo in macchina. Invece di ascoltare musica, metti YouTube, audiolibri, contenuti che ti riprogrammino correttamente la testa in base al business che vuoi intraprendere. Abbi mentori e modelli di riferimento, non rimanere solo. L’imprenditore vive un’esperienza isolata dove le decisioni e le responsabilità sono sempre sue, ma deve avere sempre un punto di riferimento.
Il terzo principio è la sperimentazione continua. Come dice Andrea Pontremoli, l’azienda innovativa è quella che si concede il lusso di sbagliare. Se non puoi permetterti di sbagliare, non sei innovativo, sei conservativo. Sperimenta strategie nuove, mantieni la mente aperta, cerca nuove nicchie e nuovi modi di entrare nel mercato.
Il quarto principio riguarda il networking di qualità. Relazioni umane di spessore culturale ed economico-finanziario. Prima della transazione, crea empatia, ma lavora bene sulle relazioni perché il lifetime value di quel cliente potrebbe essere prolungato e portarti referenze. Contribuisci prima di chiedere. Non puoi pretendere di ricevere se non dai valore. L’universo paga sempre, è uno scambio continuo. Circondati di persone che guadagnano più di te, sono stimolanti e ti spingono a crescere.
Il quinto principio è il focus sui risultati. Monitora attraverso KPI, report, CRM, qualunque strumento ti permetta di quantificare. Il tuo obiettivo deve essere quantificato in numeri così puoi vedere la differenza tra risultato atteso e risultato ottenuto. Se il divario è grande, hai fallito la misurazione e devi capire cosa non è andato per risolverlo immediatamente.
Tracciamento settimanale, se non ogni 2-3 giorni. Aggiustamenti rapidi della rotta: se di un millimetro è sbagliata ma la correggi sempre, rimarrà quella giusta. Se non ci fai caso, la divergenza diventerà enorme e ti troverai chissà dove.
Il sesto principio è la consistenza quotidiana. Fare le cose costantemente, rispettare la scaletta giornaliera anche quando succedono imprevisti. Avere un sistema programmato per tutte le operazioni. Io ora so esattamente cosa serve per fare un video dall’inizio al montaggio, quanto tempo mi serve per ogni fase. All’inizio ci mettevo il triplo del tempo, ora è tutto ottimizzato.
Il settimo principio è creatività e innovazione. Trova la tua voce unica e differenziati dalla massa. L’innovativo è chi si fa notare, come quando l’infermiera mi ha detto “ti ho già visto, tu ti distingui quando entri”. Trova te stesso, il tuo tono di voce sarà automaticamente autentico e trasparente. Sperimenta approcci nuovi, perché le persone innovative sono quelle che hanno dato valore al mondo.

Piano d’Azione Immediato: I Prossimi 30 Giorni
Studia come un ossesso la skill che hai scelto. Fai immersione totale nei contenuti e nei concetti, non imparare a memoria ma assimila veramente. Fai i primi test e implementazioni sui social con contenuti tuoi. Inizia le prime interazioni, magari le prime transazioni.
Avvia i primi progetti che possano diventare lead magnet attivi nel tempo. Se lavori con l’organico, metti in conto che per diversi mesi fai tutto gratis e dall’ottavo-nono mese iniziano i risultati economici. È la regola media.
Poi feedback, ottimizzazione, scalabilità con automazione dove possibile. Misurazione costante di tutti i processi. All’inizio i risultati sono invisibili perché riguardano le tue competenze: se ti fermassi a fare uno screen di come eri all’inizio rispetto a ora, vedresti competenze completamente diverse.
Testa nuove strategie, migliora quelle esistenti, pensa a verticalizzazioni future. Magari crea uno staff e fai upsell del business.
Gli Errori da Evitare Assolutamente
La paralisi da analisi è il primo killer: non aspettare che sia tutto perfetto perché non arriverà mai. Quando hai raggiunto una certa conoscenza, buttati. Non aspettare che qualcuno ti dica “sei pronto”. Mentre ti butti, continua a studiare.
Cambiare strategia ogni settimana è il secondo errore devastante. Non avere seghe mentali. Datti una strategia e testala per almeno 60-90 giorni. Non dare neanche il tempo alla strategia di attecchire e di essere collaudata dal pubblico.
Sottovalutare il tempo è il terzo errore. Sopravvalutiamo quello che possiamo fare nel breve termine, sottovalutiamo quello che possiamo fare nel lungo termine. Non aspettarti miracoli, anzi meglio zero aspettative. Fissa l’obiettivo, visualizzalo, ma non aspettarti di raggiungerlo facilmente.
Lavorare da soli è un errore che paghi caro. Trova mentori e una community di pari, persone sulla tua stessa barca che fanno il tuo stesso percorso operativo e di crescita personale.
Non misurare i risultati è l’ultimo errore che ti condanna alla mediocrità. È fastidioso dire “dovevo fare X, ho fatto Y”, ma è stimolante e deve essere uno stimolo in più. Non ti fucila nessuno, ma devi capire cosa ha condizionato il risultato per migliorarlo la prossima volta.
La Verità Brutale e Liberatoria
Metterò in conto una cosa: il 95% delle persone che leggeranno questo articolo non faranno nulla. Ma ricorda una cosa fondamentale dalla sezione iniziale: nella vita ci sono due figure, perdente e vincente. La differenza è che il vincitore agisce a prescindere dal risultato, perché comunque ha fatto l’azione e da lì si apre un mondo. Se non va bene una cosa, ha chiuso una porta e se ne apre un’altra.
Il perdente, chi non fa niente, è già un perdente di partenza. Soprattutto perché ci è stato dato un dono che si chiama vita e un compito: va riempita. E il modo con cui va riempita è nostro dovere.
Se tra 5 anni non farai nulla, avrai una vita ordinaria e saprai già di che morte morire. Se invece intraprendi questo mondo, network marketing o questi business qui, tra 5 anni avrai una situazione diametralmente diversa e positiva.
Le skills esistono, le potenzialità di guadagno sono reali, le nicchie sono sviluppate e funzionano. Devi solo scegliere se rimanere spettatore della tua vita o diventarne protagonista. La mentalità imprenditoriale si può sviluppare da zero, ma serve formazione, serve non stare mai da soli, serve azione costante.
La vita è un dono che richiede coraggio per essere vissuto pienamente. Le competenze che acquisisci, il mindset che sviluppi, le relazioni che costruisci: questi sono gli unici asset che nessuno potrà mai toglierti. Tutto il resto sono solo scuse per non iniziare.
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