Competenze Network Marketing Parte 2: Leadership, Strumenti Digitali E Il Vero Potenziale Di Guadagno (Quello Che Nessuno Ti Dice)
Entrata passiva, libertà finanziaria, network marketing. Siamo in una nuova sessione di Edufin di secondo livello e oggi riprendiamo la seconda parte di un discorso che ho iniziato tempo fa riguardante le competenze del network marketing. Cosa serve davvero? Cosa dobbiamo imparare? Ma soprattutto, quanto si può guadagnare realisticamente e in quanto tempo?
Nella prima parte abbiamo visto le prime quattro competenze fondamentali. Oggi andiamo sul pesante: leadership e team building, strumenti digitali che funzionano davvero, gestione del tempo senza diventare matti, e soprattutto il potenziale di guadagno reale con dati del 2024 che valgono anche per il 2025.
Prima Di Tutto: Questo Contenuto È Per Te?
Facciamo il solito check veloce perché tanto il disclaimer è identico alla prima parte. Questo contenuto è per te se vuoi crearti un patrimonio importante a costo quasi zero o zero. Se vuoi creare un’entrata passiva, una seconda entrata sempre passiva dal tuo lavoro preesistente. Se sei una persona motivata, pronta a investire tempo ed energia per il tuo futuro. Se ti piace creare un progetto di impresa, fare l’imprenditore partendo con capitali iniziali contenuti, quasi zero.
Cosa imparerai? Riassumeremo e capiremo quali sono almeno le sette competenze fondamentali basiche per fare network marketing. Capirai quindi alla fine, unendo i punti, quale mentalità serve e anche a livello comunicativo cosa serve per comunicare con le persone. Sfateremo il mito che non devi vendere ma devi condividere, e vedremo come approcciarsi al network marketing anche con un piano dei primi novanta giorni di esempio che dovrai adattare alla tua azienda in base al prodotto o servizio.
Vedremo gli strumenti digitali che puoi integrare sin da subito o anche nel tempo per alleggerirti e automatizzare quello che puoi, quindi risparmiare tempo umano biologico che puoi dedicare a te stesso per la tua formazione oppure per l’attività o per altre cose. Perché il tempo è l’unico asset che non ci viene restituito.
I benefici? Magari nei primi sei-diciotto mesi dai cinquecento ai duemila euro al mese di base, dipende anche dal piano marketing. Competenze trasferibili che potrai utilizzare nella vita reale: famiglia, lavoro preesistente, tempo libero e anche nel network marketing per questa persona continua e dura. E la libertà di tempo e di location perché potrai fare questa attività a differenza del tuo lavoro preesistente dove magari timbri il cartellino in una data location, dove vuoi e quando vuoi, senza limite e anche senza limite di guadagno.
Se non agirai? Semplicemente negli anni vedrai gli altri magari avere risultati importanti, il tuo patrimonio rimarrà quello che è o sennò regredirà, e ti brucerai anche opportunità di avere una vita che magari ambisci tanto ma non ti senti all’altezza e non hai il coraggio di provare. Perché il concetto di provarci e fallire da noi viene interpretato male. In America invece saresti famosissimo, un fenomeno.
Competenza Numero Cinque: Leadership (Il Vero Game Changer)
Partiamo dalla quinta competenza, quella che cambia tutto: la leadership. Costruire e guidare il tuo team, perché il network marketing è un’attività di squadra. Se vuoi cinquemila euro al mese non li guadagni da solo. Serve una squadra, dove il tuo lavoro più il lavoro loro pompa un totale che ti dà cinquemila euro di guadagno.
I leader efficaci crescono il trecento percento più veloce. L’ottanta percento del reddito viene dal tuo team. Ecco perché non sei qui per vendere tu. Se sei un bravo venditore ma non sai creare una rete, avrai pochi risultati economici e dirai che non funziona. In realtà non funzioni tu. Il duplication rate ottimale sarebbe del trenta-quaranta percento. Anche perché se pensi di avere una rete di cento persone e tutte e cento sono pompa magna, prima è un’utopia perché statisticamente non è così, e secondo arriveresti a venti-cinquanta-cento mila euro al mese praticamente in pochissimo tempo. Roba mostruosa, ma ognuno ha bisogno del suo tempo per formarsi. Ecco qual è il gap di tutto.
I Cinque Livelli Di Leadership Nel Network Marketing
Guardiamo i cinque livelli di leadership del network marketing. Ho dato dei nomi simbolici, però il concetto di fondo è che ci sono diversi livelli e diverse cose che vanno fatte in base a che step sei di progressione e di sviluppo di te stesso.
Il primo livello è il personal producer. Ricordati che un networker all’inizio è un lavoratore autonomo perché si deve creare il lavoro da solo per se stesso per fatturare. Poi deve insegnare agli altri, alla sua squadra che sta nascendo, a fare altrettanto e quindi diventa poi un T, parlando in termini di quadrante di cashflow di Kiyosaki. Il focus qui è sulle vendite personali, reddito dai trecento agli ottocento euro al mese, e le skills sono la vendita e il prospecting. L’obiettivo in questa prima fase è lavoro personale e cominciare a creare il primo staff di persone che vanno formate. È come se tu apri un’azienda e poi cominci ad acquisire i primi dipendenti. Ma ancora siamo al primo livello.
Passiamo al secondo livello: team leader. Cominci a creare il tuo team ma anche a formarli. Tre-cinque persone attive nel team su dieci o venti, perché non pensare che sia il cento percento di persone attive. Ognuno ha i suoi tempi, ricordalo e rispettali. Il reddito comincia a prendere una piega diversa, perché se prima era fino a cinquecento euro di scapuzzo, qui dagli ottocento ai duemila euro al mese, strutturando bene la rete, i customer che ci sono dietro e anche avendo un piano marketing idoneo ci arrivi. Le skills diventano recruiting e training base. Cominciamo a focalizzarci non più sul lavoro personale ma sul lavoro della squadra. Creare una squadra, acquisire nuovi collaboratori, assumerli per così dire, e poi fare training base costante. Dovranno formarsi di continuo, perché anche tu come leader dovrai formarti di continuo, quindi dovrai dare l’esempio. E molti non lo fanno.
Il terzo livello è il senior leader. Multiple linee di sviluppo, quindi cominci ad avere una rete che sviluppa anche in profondità. Il reddito ovviamente progredisce di conseguenza anche senza una linearità. Le skills sono proprio leadership e duplicazione perché andrai a insegnare alle persone a duplicarsi e anche essere, io li chiamo sempre capi struttura, cioè essere a capo di una struttura più o meno grande che farà riferimento a te per strategie nuove, problematiche o anche sviluppi e questioni operative.
Il quarto livello comincia già a suonare un po’ troppo: top leader. Non so se sarò in grado e vorrei farlo, ma parliamo di team di centinaia di persone che richiedono veramente una gestione strategica e anche delle persone un po’ diversa. Perché più vai in alto con la spilla, più avrai una rete importante e più le problematiche e quello che dovrai gestire sarà diverso rispetto ai primi periodi. Dovrai gestire e seguire persone che gestiscono e seguono altre persone. Le dinamiche sono molto diverse perché stai creando un’azienda, stai cercando di cimentare bene le fondamenta perché rimanga negli anni, decine e decine di anni, un’azienda che pompa soldi. Le skills diventano visione e cultura aziendale. Qui cominci a essere un imprenditore vero, di conseguenza dovrai imparare anche la gestione amministrativa delle persone, delle risorse umane. È una cosa che sto acquisendo io adesso grazie a un corso che ho pagato. Prima o poi ci arrivi ed è inevitabile.
Il quinto livello è l’ambassador. Organizzazione globale, cominci ad avere un’organizzazione che non è più neanche locale o provinciale, regionale, nazionale, ma comincia a sconfinare altrove, a prendere una piega molto diversa. Qui a livello di guadagni non si ha proprio più limite. La mentorship e il legacy sono le fondamenta fondamentali. Io direi che da questo punto in avanti il tuo ruolo, uno potrebbe dire “vado in pensione e non voglio più rotture di cavolo”. Ma se uno ha la passione ed arriva a questi livelli, come mi piacerebbe a me arrivare un giorno, chiariamo che non ho adesso questi livelli di fatturato o di reddito mensile, ma va bene già quello che prendo ed è divertente e sfidante perché giri per il mondo a formare le persone, a sviluppare le nuove reti, vederle crescere che sono reti della tua azienda perché è da te in giù.
Mi disse una persona: se ti piace quello che fai non lavorerai mai un giorno della tua vita e non ti peserà. Ovvio, fisicamente sarà magari faticoso, come adesso che registro i video, dopo tre-quattro video registrati accuso la stanchezza, ma è una cosa che fai con piacere perché sai che è un investimento, un asset importante. Fare le cose che ti piacciono ti peseranno sempre di meno, anche se magari la stanchezza fisica è umana che ci sia.
Competenza Numero Sei: Strumenti Digitali E Automazione
Su questo argomento ne ho parlato sia nel tier uno che un po’ nel tier due, quindi non voglio annoiarti troppo. Diciamo che ci sono delle tecnologie al tuo servizio che possono permetterti di alleggerire o automatizzare il più possibile le cose. Io personalmente ne ho usate alcune, altre te le dico perché sono brand che molti conoscono e molti usano anche se io personalmente non li uso. Te lo dico tranquillamente senza prendere royalty o fare marchette, perché non ci sono programmi referral che mi interessano.
Facciamo chiarezza con i numeri. Il novanta percento dei prospect sono online. Queste sono statistiche oggettive, quindi ti devi per forza adattare al mercato adesso. Il social selling cresce del trentacinque percento all’anno, o meglio, la vendita sui social, comunque lato online, aumenta sempre di più. L’automazione aumenta l’efficienza del quattrocento percento. Anche perché a noi servirebbe automatizzare una lead generation profilata e a target per il prodotto o servizio che vendiamo, o meglio ancora per trovare collaboratori. Quello lo desidereremmo tutti. Poi dopo c’è la parte umana, quindi il lavoro manuale.
Guardiamo gli strumenti con esempi concreti. Per video e webinar conosciamo il famoso Zoom che è a pagamento o gratuito. Quello gratuito con più di due partecipanti dopo quarantacinque minuti casca. E se vuoi essere un networker serio, investi in Zoom a pagamento, non ti si può vedere sennò. Oppure Google Workspace, la parte di Google che sto utilizzando io. Ti spoilero una cosa: io avevo prima Zoom e paghi più o meno uguale all’annuale, soltanto che Zoom ti tiene fino a X giga di spazio in cloud per le registrazioni, mentre Google ti tiene un terabyte se non erro, o comunque almeno un terabyte. Quindi a parità di prezzo faccio prima a comprare il secondo. Così ho fatto, però dopo devi spostare alcune cose che avevi settato su Zoom, ma problemi non ci sono.
C’è OBS Studio per lo streaming gratuito, un programma che sto utilizzando fantastico per registrare quello che mi serve. Per l’email marketing sto utilizzando MailChimp, probabilmente quello a pagamento, e fino a duemila contatti gratis mi
risulta adesso di meno, però verifica. Comunque finché vuoi utilizzare la parte gratuita hai un certo numero di contatti da registrare e da poter utilizzare. Non ammette però gli automatismi nel senso che se tu hai un form sul sito in cui raccogli i dati di una persona, per esempio per la newsletter o per un appuntamento, e mandi la call to action di registrazione su MailChimp, sappi che quello gratuito non ti permette di fare un flusso automatico. Se arriva il contatto X con il tag Y e vuoi mandare un’email automatica di conferma registrazione, con quello gratuito lo devi fare manualmente. Te lo dico per esperienza, infatti ho comprato quello a pagamento.
Ci sono anche GetResponse che ho avuto modo di trattare una volta, e ActiveCampaign che molti utilizzano come automatismi ed è fantastico. L’avevo iniziato a utilizzare molti anni fa poi ho smesso. Adesso ho usato MailChimp su indicazione di alcuni consulenti che me l’hanno suggerito. ConvertKit non lo conosco, però te lo butto lì così dopo vedi tu.
Per il social media management io tra questi ti suggerisco Canva che fa grafiche professionali e anche quello gratuito va da Dio. Instagram automation con Later non lo utilizzo. Se devi pianificare i social, i post sui social, usa Meta perché se hai una pagina Facebook e anche un account Instagram, colleghi la pagina a quell’account Instagram e Meta ti permette di pianificare i post su entrambi i social. Hai una finestra temporale da oggi che mi stai ascoltando da qui a ventotto giorni, puoi coprire tutti questi giorni.
Poi c’è il funnel di automazione per la raccolta dei lead e dei contatti. Potrebbe essere, se vuoi utilizzare anche una finestra online, un lead magnet, quindi un magnete che attrae i lead. Devi fare un contenuto attrattivo possibilmente con la fase educativa in modo tale che chi ti lascia i dati non sia uno scappato di casa ma uno almeno abbastanza, se non dico seriamente interessato, almeno sufficientemente interessato.
E l’email sequence: se hai email marketing a pagamento, quando uno si registra e mette i dati, boom, gli arrivano email di conferma, poi fai tutta una serie di flussi di email, quello che vuoi. Fai un webinar online o registrato come fase educativa approfondita. A quel punto, se chi è interessato o lo fai dandolo per implicito chiarendolo come regole di ingaggio nel webinar oppure su conferma dell’utente finale, passi alla chiamata one to one. C’è sempre la parte umana e poi dopo sarà la chiusura che spacca con tutti gli aspetti che abbiamo visto nella parte della comunicazione nell’altra parte.
Competenza Numero Sette: Pianificazione E Gestione Del Tempo
Siamo arrivati verso la fine con la settima competenza: pianificazione e gestione del tempo. La matrice di Eisenhower, non tratteremo in dettaglio della matrice ma occhio, sta tranquillo, ti serve.
Devi massimizzare la produttività perché hai ventiquattro ore comprensive di ore di sonno e dobbiamo fare tutto. Vediamo qualche dato statistico per farti capire le campane che ci sono in circolazione. L’ottanta percento dei risultati derivano dal venti percento dell’attività, la regola di Pareto. Come del resto quando tu ti lamenti su cento cose, solamente venti potrebbero realizzarsi. La regola di Pareto vale anche per quello, me lo dissero quella volta, e vale anche per le performance.
Il planning settimanale aumenta la produttività del venticinque percento. E infatti uso Asana per organizzarmi la settimana, anche se mi lascio degli slot liberi all’occorrenza. Focus su tre priorità massimo per giorno, così hai un dispendio energetico limitato. Poi dipende anche da quante ore di lavoro vuoi fare al giorno. Non apro la parentesi in merito perché sarebbe stimolante ma creerebbe un po’ di difficoltà, un po’ di attrito.
Qui un esempio di matrice delle priorità per il networker. Abbiamo il quadrante urgente o non urgente, importante non importante. Per esempio nella categoria urgente e importante potrebbero esserci seguire i prospect, gestire crisi nel team, scadenze aziendali. Nel non urgente ma importante: prospecting, formazione personale, building relationships. Questo è un esempio generico. Le cose urgenti e importanti sicuramente sono i prospect che hai, i clienti finali per chiudere l’acquisto o anche la rete, la formazione, l’organizzazione della struttura e risolvere i problemi.
La parte non importante è tutta roba che devi delegare. Nel network come nella vita molte cose devi imparare a dire di no o a delegare. Occhio.
Come Gestire La Settimana (Un Esempio Pratico)
Guardiamo un esempio di come gestire la settimana, un esempio molto generico perché non so chi tu sia, non so in che azienda hai scelto di entrare, non so se vendi prodotti o servizi di che tipo, la nicchia, il mercato. Non so nulla, non so neanche che lavoro fai, quanto tempo ti dedichi e non so le beghe del tuo sponsor upline.
Lunedì: planning settimanale trenta minuti. Dovrai gestire di che morte morire partendo da lunedì. In realtà io suggerisco di farlo domenica per la settimana, però magari non siamo così imprenditoriali. Da lunedì a domenica di che morte morire, quindi i sassi grossi. Review obiettivi mensili, fare il check. Preparazione materiale: ti prepari tutto, ti serve la cartellina bene, ti prepari tutti i fogli stampati, la presentazione cartacea, ti prepari sul tablet nella cartella X tutto il materiale che ti serve.
Da martedì a giovedì: prospecting intensivo. Vai a fare due ore al giorno quello che è, vai a seminare e lavorare per i contatti. Perché dai contatti puoi trovare poi clienti finali, customer, oppure codici. Follow-up sistematico, quindi un check continuo che possibilmente se lo dai anche al tuo sponsor upline almeno sa di che morte morire anche lui, ma sa anche cosa sta succedendo e se vai bene o vai male. Presentazioni: suggerisco sia presentazioni offline one to many ma anche presentazioni online one to one. Come dico ai miei, vorrei che imparassero a fare alla vecchia maniera. Vai in un bar: “Scusi barista, cameriera, mi può dare un tavolino, un pezzo di carta e una penna?” Boom e fai il piano marketing lì. Io sono stato addestrato per quello.
Venerdì: team training, cominciamo a fare un po’ di formazione di team. Coaching individuale qualora serva e soprattutto molto spesso serve. Review settimanale di com’è andata la settimana.
Nel weekend: eventi, formazione ovviamente, anche il tempo per la famiglia se non ti sparano nella testa sicuramente e rischi anche il divorzio e quindi hai un’ulteriore uscita di cassa per il mantenimento. Occhio. E ricarica mentale perché le pile vanno recuperate.
Il Potenziale Di Guadagno Realistico (I Dati Veri Del 2024)
Vediamo il potenziale di guadagno realistico nel network marketing. Dati del 2024 ma valgono bene anche per il 2025, anzi. Diamo una carrellata per concludere con un’idea di come può andare a finire.
Part-time occasionale: il sessanta percento delle persone tendenzialmente va da cinquanta a duecento euro al mese, sono dei piccoli assegni. E io spero che molti di voi, dico sempre, siate in questa categoria qui. Siete soddisfatti voi e la somma di tutti i vostri assegni è anche il mio assegno, se il piano marketing lo permette, ribadisco.
Attivi consistenti: il trenta percento dai cinquecento ai duemila euro al mese, ma sono persone che comunque non lo fanno occasionalmente ma fanno con una certa frequenza regolare e costante, disciplinati.
I leader full-time: sono l’otto percento. Su cento persone saranno otto. Vanno da tremila a diecimila euro al mese in base anche al fatto se il piano marketing lo permette. Occhio.
Top earners: il due percento. Parliamo di spille molto importanti. Quindi su cento persone due diventano veramente spille importanti perché ambiscono, ti ricordi i livelli della leadership? Ambiscono al quinto livello, ambassador come l’avevo chiamato in modo molto generico. Più di diecimila euro al mese, dai dieci mila in su. Lì non ha limite anche perché loro interessa portare altre persone al livello di leader full-time e quindi il loro assegno di conseguenza scoppia.
Avevo fatto un grafico della differenza tra un lavoro ordinario con stipendio e network marketing. Come vedi sono due cose che, cioè, non ci sono confronti. Basta, non si può dire altro, leggi i numeri e basta. Il network marketing batte sempre lo stipendio medio anche se all’inizio sembrerebbe il contrario. Perché nelle prime due fasce come vedi è facile avere uno stipendio. Il problema è che finché la cifra appare apparentemente più alta dici “Che ti sbatti?” Ma quando cominci a prendere una piega col network e cresci, lo stipendio lo vedi col binocolo. Non ti importa più dello stipendio.
Devi sapere però che c’è un prezzo da pagare. Se vuoi fare questo percorso torna indietro al grafico, scegli in quale di queste quattro categorie vuoi cascare e fallo.
Le Tre Verità Finali Da Stampare In Testa
Ricapitolando le tre verità da ricordarti sempre. Prima verità: è un business di persone. Il tuo successo dipende dalla tua capacità di aiutare altri a crescere. Se sei egoista hai qualche problema. Il mio modo per essere egoista è essere altruista. Stavo riflettendo su questa cosa mentre registravo.
Seconda verità: richiede investimento in te stesso. Formazione continua e sviluppo personale sono non negoziabili. Non vuoi formarti? O vuoi formarti per un po’ poi basta? O vuoi formarti solo quello che ritieni opportuno? Non iniziare neanche. Te lo dico subito. Fallirai e smetterai. E a noi che siamo nel settore non ci servono dei cadaveri viventi che parlano male del network marketing. In realtà dovresti parlare mai di una cosa sola: di te stesso.
Terza verità: i risultati arrivano con la persistenza. La maggior parte fallisce perché si arrende troppo presto.
La Verità Definitiva Sul Network Marketing
Il network marketing non è un evento, è un processo. Non cerchiamo clienti, creiamo relazioni. Non vendiamo prodotti, offriamo soluzioni. Il tuo successo dipende dalla tua capacità di aiutare gli altri a raggiungere i loro obiettivi.
Ho dovuto leggere questa mia citazione stavolta, il buon Kiyosaki lo tengo a riposo per questa volta. Lascia pure un commento se ritieni che i contenuti siano stati utili, qualche domanda, dubbio, magari qualche argomento che vuoi sviluppare al meglio e io ti auguro in bocca al lupo per la costruzione del tuo albero di Yggdrasil e anche nel tuo percorso da networker o aspirante tale. Oppure spero che ti abbia dato modo di poter comprendere quanto sia fantastico, affascinante e bello il network marketing per chiunque.
Tutti sono per il network marketing, ma il network marketing non è per tutti. È una regola, è una frase che noi diciamo sempre. Ma perché? Ci sono dietro tante cose tra cui l’impegno e il lavoro su se stessi.
Ti auguro in bocca al lupo per tutto, buona visione di altri video e ci vediamo al prossimo contenuto sul mio canale. E ricorda: le competenze che hai visto oggi non sono opzionali. Sono la differenza tra chi sogna di avere successo nel network marketing e chi effettivamente lo ottiene. La scelta, come sempre, è tua. Ma adesso hai gli strumenti, hai la roadmap, hai i numeri veri. Quello che manca è solo una cosa: l’azione.
A presto.
© 2024 – Maurice Zangheri Edu. Fin. – Tutti i diritti riservati : Privacy Policy, Cookie Policy
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