Multilevel Marketing vs Network Marketing: La Verità Che Nessuno Ti Dice (E Come Scegliere Quello Giusto)
Entrata passiva, libertà finanziaria, network marketing. Tre parole che senti ripetere ovunque, ma di cui pochissimi capiscono davvero il significato. Oggi voglio parlarti di una distinzione fondamentale che può letteralmente cambiarti la vita finanziaria nei prossimi dodici-ventiquattro mesi: la differenza tra multilevel marketing e network marketing.
Premetto subito una cosa: non sono due universi completamente opposti, ma ci sono sfumature che fanno tutta la differenza del mondo. E se capisci queste differenze, puoi evitare di buttare via tempo, soldi e soprattutto quella cosa preziosissima che si chiama fiducia delle persone che ti stanno intorno.
Chi Dovrebbe Leggere Questo Articolo?
Prima di andare avanti, facciamo un check veloce. Questo contenuto è per te se ti ritrovi in almeno una di queste situazioni. Vuoi trasformare radicalmente la tua situazione finanziaria nei prossimi uno-due anni. Stai cercando di crearti un’entrata extra perché non arrivi a fine mese, o magari vuoi costruirti un piano B, una forma pensionistica integrativa privata che non dipenda dallo Stato. Vuoi capire finalmente la differenza tra il multilevel marketing tradizionale e il network marketing etico, perché sì, c’è una bella differenza. Desideri costruire un patrimonio vero, solido, serio attraverso questa attività. Cerchi un’opportunità di business che sia sostenibile nel tempo, non l’ennesima bolla di sapone che scoppia dopo sei mesi.
Se ti riconosci in almeno uno di questi punti, continua a leggere. Quello che sto per dirti potrebbe letteralmente cambiarti la prospettiva su come guadagnare denaro e costruire la tua indipendenza economica.
Multilevel Marketing: Il Vecchio Modello
Partiamo dal multilevel marketing, quello che io chiamo “il modo vecchio di fare le cose”. Se hai mai ascoltato Don Failla, che è praticamente la Bibbia di questo settore, sai già di cosa parlo. Il multilevel marketing si basa su una definizione abbastanza semplice: più livelli di transazioni, marketing diretto a un pubblico, e vieni pagato in base a quanto viene fatto all’interno del mese.
Le caratteristiche principali? Il focus primario è sulla vendita dei prodotti. Punto. Guadagni commissioni multilivello sui volumi di vendita, sia quello che vendi tu personalmente sia quello che vende la tua rete commerciale fino a un certo livello di profondità. L’azienda ti riconosce le provvigioni il mese successivo, o in alcuni casi anche settimanalmente, dipende dalla struttura aziendale.
Ma ecco la parte critica: è spesso associato a pratiche aggressive. C’è un’enfasi massiccia sul reclutamento per aumentare i livelli, perché più persone hai sotto, più guadagni. Il multilevel marketing tradizionale è come un approccio militare: devi vendere sì o sì, devi reclutare sì o sì, senza troppi margini di flessibilità o adattabilità. È il vecchio modo, quello dove la pressione è alta e la sostenibilità a lungo termine è spesso questionabile.
Network Marketing: Il Nuovo Modello Etico
Poi c’è il network marketing moderno, quello che preferisco chiamare “etico”. Qui il paradigma cambia completamente. Il focus principale non è più sulla vendita aggressiva o sul reclutamento forsennato, ma sulla costruzione di relazioni durature. Non c’è quella aggressività tipica del MLM vecchio stile.
Il network marketing etico punta tutto sullo sviluppo personale e professionale. C’è una crescita personale non indifferente che diventa parte integrante del percorso. Mentre nel MLM tradizionale devi fare numeri e cassa, punto e basta, qui ci si forma davvero. Il focus è sul valore umano, sulla qualità delle relazioni, sulla formazione continua. Si crea valore reale per i clienti e per i partner, intesi come collaboratori indipendenti, distributori che lavorano con te e non per te.
C’è un sistema di mentorship strutturato, con formatori e punti di riferimento che ti aiutano nel medio e lungo termine. Non sei lasciato solo a sbattere la testa contro il muro sperando di capire come funziona tutto.
Le Sette Differenze Fondamentali
Andiamo ora nel concreto e vediamo dove stanno le vere differenze tra questi due approcci. Nel multilevel marketing il focus è tutto su prodotto e vendita, con un approccio aggressivo che spesso mette a disagio le persone. Nel network marketing etico invece l’accento è sulle relazioni e sul valore aggiunto, con un approccio consultivo, più gradevole, più umano.
Quando parliamo di tecniche, nel MLM tradizionale si insegnano principalmente tecniche di vendita e reclutamento, perché quello è l’obiettivo finale. Nel network marketing invece si lavora sullo sviluppo personale, sulla crescita della persona, sulla formazione a trecentosessanta gradi.
La sostenibilità è un altro punto cruciale. Il multilevel marketing spesso ha un orizzonte a breve termine, e non sto dicendo che l’azienda chiude, attenzione. Sto dicendo che l’approccio aggressivo e alcune rigidità nel modo di operare portano a un time life value molto basso. Come dico sempre, ci sono troppi cadaveri in giro, troppe persone che iniziano e poi mollano dopo pochi mesi perché bruciate dall’approccio troppo aggressivo.
Il network marketing etico invece si propone come sostenibile nel medio-lungo termine, con un’ottica di costruzione progressiva e non di sprint forsennato.
Sul piano etico, il multilevel marketing è spesso questionabile. Perché? Perché quando sei lì solo per fatturare e vendere, tendi a guardare poco in faccia certi aspetti. Trovi uno che inizia e ha bisogno del suo tempo per formarsi, ma tu devi omologarlo a tutti gli altri, spingerlo a produrre subito. Se non ce la fa, salta per aria ed è considerato debole. Se riesce a reggere, bene, ma fino a quando? Il network marketing etico invece punta sulla trasparenza totale, senza zone grigie o trucchetti.
Nel MLM tradizionale i risultati veri sono spesso solo per i top, per chi è arrivato prima. Vale ancora il famoso “chi prima arriva meglio alloggia”. Nel network marketing invece i risultati sono accessibili a tutti, ovviamente con tempistiche diverse in base all’impegno e al piano marketing dell’azienda.
Infine, il mindset. Nel multilevel marketing c’è una mentalità di scarsità, un approccio “vita mia morte tua” per il fatturato. Nel network marketing etico invece c’è un mindset di abbondanza, l’idea che il successo di uno non toglie nulla al successo dell’altro.
Le Statistiche Reali Del Settore
Parliamo di numeri concreti, perché i numeri non mentono. I dati della DSA, la Direct Selling Association, ci dicono che i principianti che vanno da zero a dodici mesi guadagnano mediamente dai cinquecento ai diecimila euro annui. Gli intermedi, quelli che operano da uno a tre anni, vanno dai diecimila ai quindicimila euro annui, anche se dipende molto dal piano marketing dell’azienda.
Gli avanzati, quelli che stanno dentro da tre a cinque anni, ma che in realtà dovrebbero aver fatto svariate migliaia di ore consecutive di lavoro e operatività, hanno guadagni che crescono esponenzialmente. I leader veri, quelli con più di cinque anni di attività seria, non hanno praticamente più limiti economici.
Il volume globale del mercato nel 2024 è stato di centottanta miliardi di euro a livello mondiale. La crescita annuale del settore è del 4,2%, e non sto parlando delle singole aziende ma del settore nel suo complesso. I networker attivi sono più di centocinquanta milioni nel mondo. Il tasso di successo medio va dal quindici al venti percento, ma con la formazione adeguata. Senza formazione, la gente cade come mosche.
I Quattro Pilastri Del Successo
Se vuoi avere successo in questo settore, devi costruire la tua attività su quattro pilastri fondamentali: mindset finanziario, sistema replicabile, network di qualità e prodotti o servizi di valore.
Parliamo di mindset finanziario. Devi sviluppare una mentalità da imprenditore, non da dipendente. Noi nasciamo spesso nel quadrante D di Kiyosaki, quello del dipendente, o al massimo nel quadrante A dell’autonomo. Ma la mentalità del dipendente è completamente diversa da quella dell’imprenditore. Devi essere tu a prendere le decisioni, ad assumerti le responsabilità, a strutturare e gestire la tua azienda e il tuo gruppo di lavoro.
Il focus deve essere sugli asset che generano reddito passivo, non reddito attivo. Non più “io lavoro, vengo pagato e basta”. Ma “io lavoro, vengo pagato, e poi devo essere pagato anche se per un mese, un anno o anche a vita non faccio più nulla”. Questo richiede un pensiero a lungo termine che molti faticano ad avere. Quando chiedo ai miei collaboratori di fare una pianificazione a cinque anni, mi guardano perplessi. Ma quella pianificazione è fondamentale per sapere dove stai andando.
I prodotti o servizi che offri devono avere un valore reale. La domanda di mercato deve essere comprovata. Puoi fare quello che vuoi, ma se non c’è mercato per quello che vendi, non vendi. Se non vendi non vieni pagato, se non vieni pagato fallisci. È matematica pura.
I margini devono essere adeguati per garantire la sostenibilità. Certo, ci piacerebbe guadagnare centocinquanta euro a ogni vendita, ma se questo non è sostenibile per l’azienda, prima o poi l’azienda salta per aria e tutto il lavoro fatto va in fumo. Meglio guadagnare un po’ meno ma costruire qualcosa che duri negli anni e che puoi anche lasciare in eredità.
Il sistema deve essere replicabile e duplicabile. Ci deve essere un processo standardizzato di crescita che sia chiaro e utilizzabile da tutti. Gli strumenti digitali e analogici devono essere integrati, perché siamo nel 2025, non nel paleolitico. La formazione continua e la mentorship devono essere l’ABC, come bere un bicchiere d’acqua. Se manca questo, ci sono seri problemi.
Il network di qualità si basa su relazioni fondate sulla fiducia e sul valore. Devi diventare un punto di riferimento, un leader per la tua struttura. Il focus deve essere sul coaching, sul seguire le persone motivate. E attenzione, non nascono già tutte motivate. Spesso devi tirar fuori la motivazione che hanno dentro, la loro motivazione autentica, non manipolarle o raccontargli favole.
Come Valutare Un’Opportunità (In Dieci Minuti)
Quando ti trovi davanti a un’opportunità di network marketing, devi saper valutare rapidamente se è seria o se rischi di buttare via tempo e soldi. Partiamo dall’azienda. Deve avere almeno due anni di attività consolidata, anche se io suggerirei meglio cinque. O almeno due anni con una traiettoria chiara di dove vuole andare e con fatturati e pacchetto clienti in crescita progressiva.
La leadership deve essere trasparente e rintracciabile. Devi poter vedere chi c’è dietro l’azienda, chi la gestisce, chi prende le decisioni. I bilanci devono essere pubblici e la crescita deve essere sostenibile. Se ti pagano benissimo ma quella paga ottima non è sostenibile, è un problema. Meglio essere pagati un po’ meno ma vedere la sostenibilità garantita nel tempo.
I prodotti o servizi devono avere un valore reale per i consumatori finali. Se quello che vendi è aria fritta o non serve a nessuno, non lo vendi. I prezzi devono essere competitivi rispetto al mercato. Se sono più alti, deve esserci un motivo valido e deve esserci un valore reale percepito dal pubblico che giustifichi quella differenza.
Il piano compensi deve avere trasparenza totale sui guadagni. Nessun punto critico, nessuna zona d’ombra. Deve esserci equilibrio tra vendite e reclutamento. Gli schemi piramidali puntano il novanta percento sul reclutamento e poco sulla vendita. Un’azienda seria ha un equilibrio sano. Devono esserci possibilità di guadagno per tutti i livelli, meglio ancora se senza differenze imprenditoriali. Per fortuna iniziano a esserci aziende che lo fanno.
Il supporto è fondamentale. Ci deve essere un sistema di formazione strutturato. Kiyosaki nel suo libro “A Scuola di Business” dice proprio che la formazione è uno dei pilastri core che distinguono un’azienda seria di network marketing dalle altre.
Gli Errori Da Evitare Come La Peste
Il primo errore mortale è scegliere solo per i guadagni promessi. Io lo chiamo “la carrotina”. Vedi la carota davanti ma non vedi quello che ti arriva da dietro. Non guardare solo le promesse, guarda la sostenibilità, gli obiettivi e i risultati a medio-lungo termine.
L’approccio troppo aggressivo con amici e familiari è tipico del MLM vecchio stile e fa danni enormi. Non andare a rompere le scatole in modo aggressivo. Costruisci prima il valore, poi proponi l’opportunità. Io dico sempre: seminate come contadini, non andate a mietere prima di aver piantato.
Non verificare la reputazione dell’azienda è da pazzi. Devi fare una ricerca approfondita perché potresti incappare in un’azienda poco seria o in uno scam. E non solo ti bruci le risorse e i soldi, ma ti bruci anche la fiducia delle persone che coinvolgi.
Saltare la formazione personale è un suicidio professionale. Investi almeno un’ora al giorno nello sviluppo personale. Video su YouTube, formatori, corsi, quello che vuoi, ma fallo. Creerai valore per te stesso che ti servirà nella vita quotidiana, nella famiglia, nel tuo lavoro principale.
Non avere un piano finanziario chiaro è un problema serio. La pianificazione è la parte strategica che manca a molti. Devi definire obiettivi specifici, smart, con una timeline realistica e sincera.
Il Metodo Della Crescita Sostenibile
Nei primi tre mesi devi porre le fondamenta. Studio approfondito del settore e dell’azienda, sviluppo del mindset imprenditoriale insieme alla pratica, seguendo le indicazioni di chi ha già esperienza. Devi portare le prime dieci-venti persone nella tua rete, che siano clienti o distributori. Se nei primi tre mesi non esce nulla, probabilmente questo non è il lavoro giusto per te.
Tra i quattro e i nove mesi arriva la fase di espansione. Devi avere un sistema di lead generation automatizzato, magari anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ovviamente il rapporto umano resta fondamentale, ma almeno la parte iniziale di attrazione può essere automatizzata. Devi occuparti della formazione e mentorship del tuo team e raggiungere i primi traguardi significativi che ti sei posto.
Dai dieci ai ventiquattro mesi cominci ad essere considerato un networker intermedio, quasi avanzato. Qui entrano in gioco la leadership e lo sviluppo dell’organizzazione. Devi avere nuove competenze da applicare nel concreto. La diversificazione delle entrate diventa possibile perché lavori nel quadrante I degli investimenti oltre che nel quadrante T dell’imprenditoria. E inizi a costruire un patrimonio a lungo termine che ha un valore serio.
La Verità Finale
Il network marketing etico è un business serio che richiede impegno e strategia. La differenza tra MLM e network marketing sta nell’approccio e nei valori. Uno è più aggressivo e meno umano, l’altro punta tutto sulle relazioni umane autentiche.
Il timing è perfetto perché il mercato è in crescita costante. Sei nel momento giusto, anzi forse hai già perso troppo tempo. I risultati sono possibili per tutti, anche per te che mi stai leggendo, ma serve la giusta formazione e mentalità.
La tua situazione finanziaria può cambiare nei prossimi dodici-ventiquattro mesi. Ma prima devi credere di meritartelo, poi devi alzare il sedere e fare. Come dico sempre: non è il mercato che determina il tuo successo, ma la qualità delle relazioni che costruisci e il valore che porti alle persone.
Adesso la scelta è tua. Puoi continuare a vivere nell’incertezza finanziaria, dipendendo solo dal tuo stipendio, perdendo opportunità importanti di crescita personale e patrimoniale. Oppure puoi decidere di valutare seriamente questa opportunità, con gli strumenti giusti per distinguere le occasioni serie dalle fregature.
Scegli bene, ma soprattutto: agisci. Perché l’azione è l’unica cosa che separa chi sogna da chi realizza.
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Maurice Zangheri – Via Montescudo, 82 – 47853 – Ospedaletto di Coriano (RN) – Italy
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