"Sei Scemo a Farlo?": Come Ho Zittito Gli Amici Scettici (E Perché Dovresti Farlo Anche Tu)
C’è una frase che sentirai ripetere ogni volta che deciderai di fare qualcosa di diverso dalla massa. Una frase che arriva puntuale come un orologio svizzero, pronunciata dalle persone più vicine a te, quelle che teoricamente dovrebbero sostenerti. “Sei scemo? Che cacchio stai facendo?”
Te lo dico subito: se stai intraprendendo un percorso diverso da quello della media, questa frase la sentirai. È una garanzia. Ma prima di lasciarti influenzare da questi giudizi, prima di mollare tutto perché “gli altri” pensano che tu sia pazzo, voglio raccontarti qualcosa di fondamentale che ti cambierà drasticamente il mindset.
Il Giudizio Degli Altri Ti Sta Fottendo La Vita
Molte persone vivono letteralmente nel giudizio degli altri senza nemmeno rendersene conto. Vivono una vita che non è la loro, ma quella che gli altri vorrebbero per loro. Si svegliano ogni giorno chiedendosi cosa penseranno gli amici, i parenti, i conoscenti delle loro scelte. E intanto, mentre si preoccupano delle opinioni altrui, stanno lasciando sfuggire opportunità che non torneranno mai più.
Magari tu ora stai dicendo “No, ma io non sono così. Io sono indipendente, faccio le mie scelte”. Perfetto, allora facciamo un check veloce. Quante volte hai evitato di fare qualcosa che volevi davvero fare perché temevi il giudizio di qualcuno? Quante opportunità hai lasciato passare perché “cosa avrebbero detto gli altri”? Ecco, punto.
La Verità Brutale Che Nessuno Ti Dice
Sentimi bene, perché ti sto per dire una verità che farà male ma che devi assolutamente metabolizzare: i tuoi amici, spesso, non vogliono che tu riesca. Non perché siano cattivi o ti odino, ma perché il tuo successo evidenzia il loro fallimento.
Tutti vogliamo più soldi. Tutti vogliamo una casa figa. Tutti vogliamo un partner che corrisponda ai nostri canoni. Questo è un dato oggettivo, innegabile. Ma pochi, davvero pochi, sono disposti a sbattersi per ottenerli. Quindi cosa succede quando tu invece decidi di sbatterti davvero, di uscire dalla zona di comfort, di provare qualcosa di diverso? Semplice: diventi uno specchio che riflette la loro inazione.
Loro si sentono delle merde perché tu ti stai sbattendo e loro no. Magari non hanno voglia, magari non credono di potercela fare, magari non credono in se stessi. C’è tutta una serie di bias cognitivi e convinzioni limitanti dietro, ma il risultato è sempre lo stesso: quella frase “Ma che cazzo stai facendo? Smettila!”
La Dinamica Dei Granchi
Hai mai osservato dei granchi dentro un secchio? Quando uno cerca di uscire, gli altri lo tirano giù. Non vogliono che scappi, che raggiunga la libertà. Lo tengono lì con loro, in fondo al secchio. “Dove cacchio vai? Sta buono lì, non toccare niente, resta con noi.”
Se tu sei il granchio che vuole uscire, gli altri granchi sono i tuoi amici. È lo stesso identico concetto. Se tu riuscissi a uscire, dimostreresti loro il fallimento, il fatto che non si sono sognati di uscire o non hanno voluto sbattersi per farlo. Perché uscire è faticoso, richiede sforzo, dedizione, coraggio.
Ma Allora, Chi È Davvero Lo Scemo?
Qui ci sono due possibilità: o sei tu o sono loro. Riflettiamo insieme un attimo. Tu aderisci a questa iniziativa, cominci a costruire qualcosa di nuovo, acquisisci competenze diverse. Magari risparmi mille euro all’anno su bollette, telefonia e servizi vari. Nel peggiore dei casi, potresti avere la possibilità di guadagnare venticinquemila euro avendo messo in campo solo venti euro come rischio imprenditoriale iniziale, spostando duecento euro in una gift card che puoi utilizzare quando ti pare. E nel mentre, costruisci una rendita, un passive income che ti arriva ogni mese perché hai creato un sistema di lavoro solido.
Oppure resti fermo, con gli altri, a lamentarti, a parlare a vanvera, a sprecare tempo senza dare valore a ciò che hai. Perché ricordiamoci una cosa fondamentale: tutti noi abbiamo ricevuto un dono che si chiama vita, ma ci è stato dato anche un compito. Riempirla.
La Regola D’Oro Prima Di Accettare Una Critica
Nel tempo diventerai come me. Prima di accettare qualsiasi critica, ti farai automaticamente tre domande. Quanto è esperta questa persona in questo settore specifico? Da che pulpito nasce questa affermazione? Che risultati concreti ha ottenuto questo soggetto che mi sta dicendo queste cose? Voglio davvero diventare come lei o come lui?
Se almeno una di queste domande ha risposta negativa, fregatene il cazzo. Non devi assolutamente preoccuparti dell’opinione di quella persona. Guardala, osservala in silenzio, fai anche un sorrisino se ti va, ma poi prosegui per la tua strada.
Gli Amici Che Criticano Sono Quelli Che…
Guadagnano o guadagneranno quattordici euro al mese con un lavoro ordinario. Si sentono ricchi se il loro stile di vita è compensato da quella cifra. Non hanno mai rischiato nulla perché sono nel quadrante di sinistra, quello dove il minimo comun denominatore è la sicurezza. Vivono nella loro zona di comfort, chiamiamola pure zona di comfort di merda se vogliamo dirla come va detta.
E quando vedono qualcuno che ha risultati diversi, risultati che loro sotto sotto ambiscono, scatta l’invidia mascherata da preoccupazione. Perché se a uno che guadagna mille euro al mese tu offri duemila euro, credi davvero che ti direbbe “No grazie, mi tengo i mille”? Ovvio che no. Quindi non sono soddisfatti, non si sentono ricchi, perché se gli dai una cifra superiore, quella diventa immediatamente il nuovo standard che vorrebbero raggiungere.
Però quando vedono qualcuno che quei soldi li fa davvero, cosa dicono? “Ah, che culo che ha avuto quello”. Come se fosse solo fortuna, come se dietro non ci fossero ore di lavoro, sacrifici, scelte difficili.
Il Meccanismo Psicologico Dietro La Critica
Tieni sempre presente questo: quando vedono che tu agisci, loro si sentono giudicati. Il tuo movimento li obbliga a guardarsi allo specchio, ed è molto più facile criticare te che cambiare loro stessi.
Faccio sempre l’esempio della palestra. Sai fare centoventicinque flessioni? Io sì, ma sono partito da quarantacinque, cinquanta. Nessuno si sbatte, ma tutti potremmo migliorare, forse non arrivare a centoventicinque ma sicuramente superare il nostro massimo attuale. Però ci vuole fatica, il muscolo deve lavorare, devi soffrire, sudare. E la maggior parte delle persone preferisce restare sul divano a guardare Netflix piuttosto che allenarsi.
La Domanda Killer Che Cambia Tutto
Vuoi essere ricordato come quello che ha tentato e magari ha anche fallito, o come quello che non ha mai provato per paura di cosa pensavano gli altri? Questa è la domanda fondamentale che devi farti.
Io ti ho presentato un’opportunità che puoi portare avanti in parallelo allo studio o al tuo lavoro attuale. Un’opportunità che ti permette di essere più efficiente e nel frattempo costruire qualcosa di extra che sia piacevole ma anche altamente produttivo. Sono due universi completamente diversi, il classico part-time e questa rivoluzione che ti sto proponendo.
Ecco perché ho solo venti gift card disponibili, venti possibili collaboratori con cui iniziare questo rapporto. Voglio persone targetizzate, persone che vogliono davvero impegnarsi, che vogliono qualcosa in più e non si vogliono omologare alle persone che hanno attorno.
Dopo questo video, alza gli occhi e guarda le persone che stai frequentando. Saprai già di che morte morirai, che fine farai. Se ti va bene, sono contentissimo per te. Ma se non ti va bene, allora devi alzare il sedere e fare scelte diverse.
La Strategia Pratica Per Gestire Le Critiche
Non convincere nessuno. Muoviti in silenzio e fai parlare i risultati. Tra sei, otto o dodici mesi vedranno già in te un cambiamento tangibile. Anche se non fosse impattante eccessivamente a livello economico, sicuramente sarai una versione più evoluta di te stesso nel modo di relazionarti, di comunicare, persino nei vocaboli che usi e negli atteggiamenti che hai.
Io invito sempre i miei collaboratori a questa riflessione: ogni inizio anno ci facciamo gli obiettivi di dodici mesi, e qualcuno osa fare quello quinquennale. E poi dico sempre: mi raccomando, segnatevi che da qui a fine anno dovete avere persone vicine che vi dicono “Cazzo, come sei cambiato!”
Faccio spesso questa domanda aperta: il Moris di un anno fa, o anche di sei mesi fa, è uguale a quello di adesso? Il novantanove percento delle volte mi rispondono di no. E questo vuol dire che mi sono adattato, ho acquisito nuove skills, ho lasciato andare competenze che non mi appartenevano più. Perché l’obiettivo richiede nuovi strumenti, nuove competenze che devono essere continuamente adattate e migliorate.
Il Paradosso Del Successo
Oggi ti criticano. Domani ti invidiano. Dopodomani ti imitano. Fra un anno ti chiedono consigli. È sempre stato così nella storia. Chi ha fatto cose fuori dal coro passa sempre da queste fasi. Prima la critica feroce, poi l’invidia crescente, poi tentano di imitarti senza conoscere gli ingredienti segreti, gli step intermedi che tu hai fatto. E a quel punto ti chiedono consigli e, guarda caso, magari collaborano poi con te.
La Vera Domanda Da Farti
La domanda non è “Cosa penseranno gli altri?” La domanda che devi farti è: “Cosa penserò di me stesso tra cinque anni se non ci provo?”
Smettila di vivere la vita degli altri e inizia a vivere la tua. Assumiti la responsabilità di prendere una decisione importante, impattante. Se loro vanno a sinistra, tu vai a destra. Fine. Non hai bisogno dell’accettazione di qualcuno.
E non pensare che la vita ti dirà “Ok, questo è il momento giusto per farlo”. Datti tu il momento per fare quella determinata cosa e autorizzati anche a sbagliare. In Italia il fallimento viene messo in croce, ma il concetto di fallimento in America viene visto come esperienza, come expertise. Ti portano sul palmo della mano proprio come persona di spicco. Persino i finanziamenti te li danno più facilmente, perché se hai fallito prima vuol dire che hai capito alcuni errori fondamentali per non fallire la seconda volta.
La Scelta È Tua
Ricordati sempre questa filosofia, qualunque sia il lavoro che farai: non è il mercato che determina il tuo successo, ma la qualità delle relazioni che costruisci e il valore che porti alle persone. Se tu porti valore sul mercato e questo valore viene percepito e riconosciuto, le persone ti pagheranno. Più questo valore viene percepito e più lo porti sul mercato, più guadagnerai.
Quindi, sei davvero scemo a provare qualcosa di diverso? O è scemo chi resta fermo, lamentandosi, aspettando che la vita cambi magicamente senza fare nulla per cambiarla?
La risposta, amico mio, la conosci già.
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Maurice Zangheri – Via Montescudo, 82 – 47853 – Ospedaletto di Coriano (RN) – Italy
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