Quando Questa Rivoluzione Non Funziona: I Tre Errori Fatali Che Ti Stanno Condannando Al Fallimento (E Come Evitarli)

Studenti, generazione H, entrate extra, entrate passive. Oggi parliamo di un argomento utilissimo ma che nessuno ha il coraggio di dirti in faccia: quando questa rivoluzione non funziona. I tre errori fatali che possono condizionare o meno il successo di una persona. Perché voglio essere brutalmente onesto con te: se stai fallendo o hai paura di iniziare, probabilmente stai commettendo almeno uno di questi tre errori mortali.

Guarderemo la realtà brutale senza filtri, gli errori che il novanta percento delle persone commette, le strategie antipressione per non crollare mentalmente, la leva mentale corretta per spingerti ad agire invece di procrastinare, e l’antidoto definitivo alla pressione che ti paralizza. Questo contenuto ti permetterà di amplificare la concentrazione, l’attenzione e soprattutto l’attitudine con cui intraprendi questo tipo di percorsi operativi e formativi.

Questo Contenuto È Per Te?

Prima di tutto chiariamo per chi è rivolto questo contenuto. Ragazze e ragazzi dai diciotto ai venticinque anni, possibilmente studenti, che hanno libertà di testa nel dover affrontare spese comuni quotidiane di automantenimento. Vuoi essere indipendente economicamente o maggiormente indipendente. Ti sei stufato in parte o totalmente della dipendenza dalla famiglia. E hai venti euro da poter mettere a reddito, in un’idea di impresa, in un progetto imprenditoriale innovativo.

I benefici sono diversi. Prima di tutto l’effetto leva: questi venti euro che ti apriranno una posizione fiscale agevolata e ti permetteranno di fare impresa ti danno un effetto leva pazzesco. Il ROI potenziale è di venticinquemila euro. Te lo auguro, te lo auguro davvero, ma non è detto che li otterrai tutti. Ma anche se otterrai molto di meno, sarà comunque un ottimo guadagno in base a un’esposizione economica di soli venti euro.

E potrai avere un sistema, un’azienda, un’impresa che può lavorare indipendentemente che tu ci sia o non ci sia, che tu sia operativo o meno. Potrai scalare.

Se non agirai? Tranquillo, o tranquilla, non so se sei uomo o donna tu che mi stai leggendo. Ma lavorerai tempo per denaro, vivrai uno stile di vita che è quello che ti puoi permettere, e se non te lo puoi permettere diventa un casino. Avrai bisogno degli aiuti esterni. Più lavori più guadagni, bravo, brava, ma più guadagni più paghi le tasse perché deciderai di essere nel quadrante di sinistra di Kiyosaki. Quadrante dipendente o quadrante lavoratore autonomo, cambia poco. Le beghe sono sempre le stesse.

E ascolta bene questa cosa: mentre tu dirai “Ma perché devo aderire?”, qualcun altro dirà “Perché no? Non ho niente da perdere. Venti euro me li sputtano dappertutto con delle minchionate, almeno qui li posso provare a mettere a reddito.” E magari saranno gli stessi che tra un anno o due ti informeranno di questa cosa e tu dirai “Cazzo, l’abbiamo sentito insieme, lui ha questi risultati, potevo farlo anch’io.” Eh, meglio tardi che mai se aderirai, però il problema è che ti sei già fottuto un anno intero di operatività.

La Realtà Brutale (Che Nessuno Ti Dice)

Guardiamo l’argomento di oggi senza filtri. Focus su quando questa rivoluzione non funziona e i tre errori fatali. Ce ne sono tanti, però ne prendiamo tre di esempio che ti siano di aiuto per comprendere, per capire se stai commettendo l’errore di non aderire. Anche quello sarebbe un errore fatale, per la cronaca.

E soprattutto come gestire la pressione senza crollare mentalmente. Perché qui è un lavoro in cui non c’è uno che dice “Fai questo” perché lui ti ha creato il lavoro. Sei tu che ti devi creare il lavoro. Parti da zero, crei la tua azienda da zero.

La realtà brutale, brutta, nuda e cruda è questa. La verità è che nessuno ti dice che il novanta percento di chi inizia questa rivoluzione lo fa male. Non perché il sistema non funziona, ma perché tu non sei preparato.

La parte della preparazione, la parte dell’essere formati e formarsi è un’implicazione, un fattore importantissimo. Molti sottovalutano la formazione, lo vedo anche tra i miei collaboratori, anche i novizi. Oggi si doveva collegare in una sessione prettamente importata sui social, come mettere i contenuti sui social, come guardare le statistiche, che feedback stanno avendo, visualizzazioni, reazioni dal pubblico.

E questa persona novizia non si è collegata. “Mi collego tranquillo anche se l’orario è un po’ strano, magari tengo la cam chiusa.” Bravo, mi fa piacere. Il problema è che non si è proprio collegato. Non si sta formando ed è ancora agli inizi, pensa di essere già arrivato. Questo è un errore comune, devastante.

La preparazione è fondamentale e il fatto di non essere già pronti, già preparati è normale. Ma basta mettere in conto che dovremo formarci. E se vorrai far scalare la carriera nel piano marketing, qualunque sia l’azienda, che sia quella con cui io collaboro o comunque essa sia, la formazione sarà fattore predominante in tutta la tua vita, per tutta la tua carriera.

Errore Fatale Numero Uno: Hai Aspettative Da Film

Pensi chissà che cosa. Non è fondamentalmente una cosa molto molto grave di per sé avere aspettative, ma i falsi miti come “sforzarsi poco, guadagnare tanto”, “guadagnare veloce”, tutte queste cose qui sono letali. O sennò come dico sempre ti danno la classica carrotina da metterti qui davanti agli occhi, tu vedi quello, non vedi tutto quello che c’è dietro. Magari anche il cetriolo che arriva da dietro. Adesso la faccio per sorridere, ma il concetto di fondo è serio ed è importante.

Ti fotti i treni importanti che ti capitano davanti nella vita. Tu che mi stai ascoltando, che magari invece con un po’ di comprensione dici “Cazzo, questa qui è una cosa seria, perché no?”, magari invece sei abbindolato da truffe dovute a soldi facili, soldi importanti, senza fare nessun tipo di sforzo. Il web è pieno. Ecco perché il problema di avere un’infinità di informazioni a disposizione.

Credi che Revolution sia la lotteria del benessere? No. Tocca sforzarsi, tocca sbattersi. Comunque niente viene regalato. Pensi che i duecento euro nella gift card ti cambieranno la vita in trenta giorni? Io te lo auguro, hai una viralità della Madonna, però tocca pedalare. Oppure sei partito già avvantaggiato, sei già virale di tuo magari, ma sono mosche bianche.

Non hai capito che è un lavoro, non una magia. E lo so che associamo il lavoro al concetto di duro, di “non ho voglia”, “mi sforzo”, “che fatica”. Va in palestra e comincia ad arrivare all’obiettivo di centoventicinque flessioni. Io sono partito facendone quindici, devi fare un percorso, devi fare dieci e di più ogni volta.

La verità su questa rivoluzione è che è come la palestra. Io la chiamo rivoluzione per essere italianizzata. Il primo mese soffri, non c’è cacchio da fare perché non va dritto una mazza. Devi formarti, non capisci nulla. I primi no, i primi porti in faccia eccetera eccetera.

Il secondo mese dubiti. Il terzo mese vedi i primi risultati. Il sesto mese ringrazi di aver insistito. Sennò i primi già il primo-secondo mese smettono. In realtà più che smettere, ricordati questo tu che mi stai ascoltando, per smettere tu devi aver iniziato a essere operativo. Molti dicono “Smetto”, ma in realtà non hanno mai iniziato. Lo faccio presente a molti miei collaboratori.

“No, non me la sento di proseguire”, ma non hai mai iniziato. Non hai smesso. Non puoi smettere una cosa che non hai mai iniziato. Mi raccomando, una cosa molto importante da tenere in considerazione. Spero che ti sia utile come spunto di riflessione, ma questo qui vale in generale nella vita.

Errore Fatale Numero Due: Non Hai Un Piano B Mentale

Quando i primi quattro amici ti dicono “No”, crolli. Oppure “No, smetto, non funziona, che cagata che è.” Quando il primo mese guadagni zero, molli. Non hai preparato la tua mente alla resistenza.

E infatti dico sempre: committati, datti del tempo e dammi il tempo. Quindi quanto ci facciamo? Un anno di lavoro insieme, due anni di lavoro insieme? Se sei uno che si sgrazza, come si dice in Romagna, che ti formi pochissimo, quello che uno fa in un anno tu ci metti tre anni. Mettiamoci d’accordo.

Tu mi dai un’ora a settimana? Dovrai darmi un anno minimo per vedere qualcosina, o meglio ancora due anni per vedere qualcosa di più che abbia senso. La coerenza altro non è che uno dei pilastri della leadership. Infatti devi imparare a essere leader di te stesso prima di essere leader di qualcun altro.

Un mindset appropriatamente vincente potrebbe essere quello di dire “Io non sto vendendo a quattro persone nulla, sto costruendo un sistema, un sistema di lavoro, una squadra di lavoro insieme, uno staff, un team per avere un ROI potenziale di venticinquemila euro. Se lavoriamo bene tutti, li aiuto a crescere, gli aiuto a far sì che sviluppino la loro squadra fino ai loro collaboratori operativi indiretti fino al loro quarto livello che per me è il quinto, io guadagno ancora di più. Good.”

E ogni no avvicina sempre a un sì. C’è sempre la storia di quell’assicuratore, storia vera tra l’altro. Me la dissero al mio quarto anno di esperienza nel network marketing. Eravamo in formazione alle dieci di sera, mi ricordo ancora, a Rimini, e uno dei miei mentori ci raccontò questa storia.

C’era questo studio di assicurazioni e arriva il responsabile o il proprietario, un pezzo grosso che aveva come obiettivo mensile di vendere X polizze di questo nuovo prodotto. Prende e chiede a chiunque lavorava lì in scrivania: “Vuoi andare sul territorio, sul campo? Ho bisogno che tu mi venda questo nuovo prodotto.”

Trova un impiegato e lui accetta. E gli dicono esattamente “Voglio che tu ogni giorno abbia dieci no.” E lui guarda perplesso “Ma mi stai prendendo in giro? Mi hai chiesto di portare sul mercato questo nuovo prodotto.” E il capo dice specificatamente “Tu ogni giorno verrai pagato quel giorno se mi porti dieci no.”

Lui dice “Vabbè, sarà vero, sarà una fregatura, vediamo.” Primo giorno, parte mattina, prende una via alla volta, un quartiere alla volta, suona campanelli e si fa i primi dieci no. Ritorna alla campo base, fa la lista, fa il report, è a posto. E il suo capo non gli dice niente.

Secondo giorno uguale, terzo giorno uguale, quarto giorno uguale. Arriva quasi verso fine del mese e becca un sì dopo quattro no. E si deve fermare perché nel sì deve spiegare al potenziale cliente il prodotto, perde tempo e deve rientrare entro le sei di sera o comunque entro l’orario stabilito dell’ufficio. Perde tempo, corre e rischia di non arrivare a quei dieci no.

Qualche giorno dopo ottiene tre sì e fa una fatica boia ad arrivare per tempo all’ufficio con dieci no. Fa a fine del primo mese un bel fatturato, una bella provvigione, un bel bonus. Il secondo mese il suo responsabile gli chiede se vuol continuare. Lo fa.

Nota questo impiegato che comincia a essere complicato e difficile per lui arrivare a dieci no perché comincia, non sa neanche lui perché, ad avere tutti questi sì e becca dei cospicui bonus.

Cosa vuol dire? Che se l’atteggiamento è che noi vediamo i no come futuri sì, noi ci divertiamo e non ci pesano i no, tutt’altro. Anche perché è un no temporaneo e non è un no a te, è un no alla possibilità che si danno di cogliere questa opportunità. Occhio, tocca lavorare molto su questa cosa. Io ci ho messo anni, non ti dico di farlo in due secondi. Tant’è che se entri nella mia rete sarò il primo ad aiutarti, a essere vicino a te quando becchi no, fintanto che un giorno sarai tu a trasmettere lo stesso ai tuoi.

Errore Fatale Numero Tre: Stai Giocando Da Solo

Non hai capito che questa rivoluzione è networking, un gioco di squadra, un lavoro di squadra. Perché il mio interesse è quello che tu guadagni più possibile, visto che l’azienda mi riconosce comunque anche a me un riconoscimento economico. Più guadagnate voi più guadagno io. Anzi, ho tutto l’interesse nel farlo perché c’è anche un obiettivo secondario, ovviamente sempre a tuo vantaggio, mi raccomando, non è subdolo ma molto importante. Mi ringrazierai quando lo verrai a sapere.

Non stai vendendo gift card, stai costruendo relazioni. Non stai facendo marketing, stai creando fiducia. Ovviamente con una fase educativa che fa parte del processo di marketing, ci mancherebbe. Se fossero tutti già educati avresti la fila fuori di casa e io ti direi “Cosa stai perdendo tempo? Chiamami, iscriviti e iniziamo.” Qualunque sia la zona geografica, ci sono anche delle zone scoperte.

La Strategia Antipressione (Come Non Crollare)

Come gestire la pressione in tre step? Prima cosa: daily review. Cosa ho fatto oggi per questo progetto? Se hai fatto zero ti sentirai un po’ da cazzo, però se hai fatto qualcosa e ti sei impegnato al massimo, dai, bravo.

Poi obiettivi settimanali. Quante persone ho contattato questa settimana? Sono meno di quelle che mi aspettavo? Per quale motivo? O migliori o abbassi il numero di contatti, così non ti senti una merda o comunque ti senti lontano dal tuo obiettivo.

L’obiettivo deve essere ponderato e ben pesato. Se punti a dieci contatti al giorno, che sono tanti, ma non riesci perché fisiologicamente riesci a farne tre, bene, punta a farne cinque. È una sfida farne due in più rispetto a quelli che ordinariamente riesci ed è più piacevole perché dici “Cazzarola, questa settimana anziché farne cinque sono arrivato a quattro-cinque-quattro-cinque.” Invece di dire “Ne dovevo fare dieci e ne ho fatti quattro, sono una merda.”

Poi una visione mensile. Tu magari fai fatica, ma chi per te ce l’ha, il tuo upline, il tuo sponsor? Sicuramente sì. Dove sarò tra sei mesi o un anno se continuo così? Sicuramente è meglio del tuo punto attuale perché avrai imparato competenze nuove, anche se sono cose che non percepirai perché sono molto sottili e tu vorresti vedere soltanto i soldi che sono la cosa più oggettiva e visibile.

Ma arriveranno anche quelli perché sarai e porterai un valore di mercato percepito diversamente dal tuo punto A di partenza, e di conseguenza prima o poi si disinnesca il problema di non avere risultati.

La Leva Mentale Che Ti Salva

La leva mentale è anche fondamentale, però la motivazione è come una fiamma: arde, arde, ma poi si spegne. Qui hai bisogno di qualcosa di più sostanzioso, ricordatelo. Però intanto anche la leva serve.

Quando senti la pressione ricordati alcune cose. Per esempio: il tuo lavoro tradizionale ti dà milleduecento euro al mese fissi. Sai di che morte morire a fine mese, ma la scalabilità, quindi aumentarli, chiedere l’aumento? Forse. Forse è anche no.

Questa rivoluzione ti dà la possibilità di ottenere anche mille o anche più migliaia di euro al mese, però ti impegni. E io ti insegnerò come creare i passivi. Da un lavoro fatto, un’azienda ti riconosce una royalty come i cantanti con le canzoni. Uguale. Perché tu ogni mese hai creato un volume di fatturato, di vendite che sono ricorrenti tutti i mesi, e per ogni mese l’azienda te li paga in proporzione alle vendite che tu e la tua rete avete prodotto e producete tutt’ora ogni mese.

La differenza è che la prima è un limite, la seconda è la libertà. Soprattutto non ha limiti. Ed è fondamentale. Quanto vale il tuo tempo? Quanto vale la tua vita? Queste sono le domande importanti. Niente di più, niente di meno.

L’Antidoto Alla Pressione

L’antidoto alla pressione quando le cose andranno male o non vanno come vuoi. La pressione, il nervoso ci sono. Dobbiamo capire come gestirli e come detonare la situazione.

Il segreto di chi resiste è non pensare ai soldi. Pensa al sistema e soprattutto pensa a medio-lungo termine. Se hai le aspettative grosse da film, ricordati, entri subito in pressione perché vedrai che il tuo io attuale e il tuo io che deve essere in grado di fare quella cosa non si cozzano. Come cavolo fai ad avere i risultati? E smetti.

Ma devi avere anche il buon gusto e anche il cervello di capire queste due cose. Oggi costruisco una relazione. Oggi costruisco le basi come per una casa. Non nasce già casa, penso alle basi e alle fondamenta forti. Poi questa settimana ne costruisco quattro perché siamo coltivatori in questo tipo di business. Questo mese ne costruisco sedici.

I soldi sono la conseguenza, non l’obiettivo. Io dico sempre che l’obiettivo non sono i soldi. I soldi saranno uno strumento e l’obiettivo ti scatenerà dei soldi. Ma con questi soldi cosa ci farai? Perché? Per chi lo fai? Che finalità ci sono?

La Verità Finale (E L’Ultima Chiamata)

Siamo in fase conclusiva. Ho X posti, X gift card per aderire a questo progetto altamente interessante. Magari però mentre tu ascolti questo video, che magari ho già pubblicato da X mesi, ce ne avrò molti di meno. Quindi la scarsità è oggettiva, ahimè, e non è manipolatoria. I numeri parlano da soli e la tempistica qui ne fa da padrona.

Quindi il link in biografia, clicca, entra nella mia pagina, lascia i tuoi dati, ma soprattutto becca il primo posto libero del calendario per fissare un appuntamento subito con me per prenderti uno di questi venti o X posti liberi. Ribadisco, non so quando ascolterai questo video, quindi non so quanti ne saranno rimasti.

E sfrutta questa opportunità e condividila con i tuoi amici e amiche in modo tale da creare veramente una rete commerciale, un importante impero, un’azienda importante che puoi portare avanti come lavoro principale oppure semplicemente accontentarti e fare il tuo percorso lavorativo come dipendente o lavoratore autonomo, ma con questa forma di pensione integrativa.

I prossimi passi vincenti? Scegli tu quale è l’approccio, ma prendi la palla al balzo e agisci. Io ti auguro in bocca al lupo. Ti contatterò io personalmente finché ancora ho reperibilità, disponibilità, quindi è una fortuna della Madonna. Sfruttala al massimo.

E ricordati che non è il mercato che determina il tuo successo. Prima tutto parte da te, prima cosa, ma è la qualità delle relazioni che costruisci e il valore che porti tu alle persone che fa la differenza. Perché le persone pagheranno per il valore che realmente hai, che è percepito, e che tu porti a loro.

Prima ancora di leggere il PDF gratuito che ho preparato per te, contattami e fissiamo l’appuntamento per una call gratuita. Agisci. Ci vediamo dall’altra parte.

© 2024 – Maurice Zangheri Edu. Fin. – Tutti i diritti riservati : Privacy Policy, Cookie Policy
Maurice Zangheri – Via Montescudo, 82 – 47853 – Ospedaletto di Coriano (RN) – Italy

© 2024 – Maurice Zangheri Edu. Fin. – Tutti i diritti riservati : Privacy Policy, Cookie Policy
Maurice Zangheri – Via Montescudo, 82 – 47853 – Ospedaletto di Coriano (RN) – Italy

Pagamento Diretto tramite Edu. Fin.

👉 Perfetto se desideri un processo rapido senza extra!

Pagamento tramite l’Associazione Culturale Your Dreams con Cashback 100%

👉 Perfetto se vuoi sfruttare al massino ciò che imparerai!